A venticinque anni dal giorno della prima incoronazione dei Blues ai Mondiali, il 12 luglio 1998, Youri Djorkaeff racconta lo storico viaggio della band ad Aimé Jacquet. Episodio 4, qualificazione contro l’Italia ai quarti di finale allo Stade de France.
FRANCIA-ITALIA (0-0 e 4 tab 3, 3 luglio 1998, Stade de France)
“È il gioco dei cugini non così lontani. Quasi tutti giochiamo in Italia e abbiamo il massimo rispetto per il Squadra Azzurra. Davvero, questo Francia-Italia allo Stade de France è un quarto di finale da sogno. I ragazzi davanti sono forti quanto noi. Nulla sembra separarci. Inoltre, non sarà niente. Di recente ho viaggiato insieme a Roberto Baggio per andare in Argentina e, durante il volo, abbiamo parlato molto di questo memorabile quarto di finale. Abbiamo rivissuto la tensione che regnava, questa mancanza di spazio, la forza delle due squadre.
Per tutta la partita rimaniamo molto solidi, con questa idea di non fargli vedere niente, nemmeno un piccolo segno di fastidio.
Gli italiani sono probabilmente gli avversari che ci conoscono meglio al mondo ma, in nessun momento, riusciranno a cogliere in noi la minima traccia di dubbio, sia negli occhi che nel modo di giocare. Per tutta la partita rimaniamo molto solidi, con questa idea di non fargli vedere niente, nemmeno un piccolo segno di fastidio. Sapevamo che sarebbe stata dura, eravamo pronti ad andare ai rigori se necessario. Soprattutto, non dubitare, anche al momento di questa celebre ripresa di Baggio che sfiora la cornice di Fabien Barthez. Ogni volta che vediamo questo tiro al volo in TV, ci chiediamo ancora come la palla non sia entrata… Ma ehi, forse era un segno.
Il foglio della partita
Gli italiani all’epoca ci vedevano come la squadra migliore e immaginavano di andare fino alla fine se ci avessero battuto nei quarti. È la Francia che li spaventa, non il Brasile. E per noi è fuori discussione perdere contro i “Ritals” (Sta ridendo) Tatticamente, fisicamente, faremo del nostro meglio per far loro del male, anche se questo significa aspettare fino ai calci di rigore per vincere. Giocheremo un’incredibile partita a scacchi, con la volontà di non lasciare loro un metro di respiro. Alla fine la fortuna ci sorriderà anche con questo tiro in porta italiano (di Luigi Di Biagio) che si infrange sulla traversa della porta di Fabien [Barthez]. Con questa vittoria ci diciamo che lo Stade de France è diventato casa nostra. Dopo questa partita, ci sentiamo forti. Molto forte. »
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Gli azzurri eliminano l’Italia per la seconda volta ai Mondiali (1986, 1998)
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La Francia si è qualificata per le semifinali per la quarta volta (1958, 1982, 1986, 1998)
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i giocatori tricolori si evolvono nel Calcio al momento di questo quarto di finale franco-italiano
Questo tiro in porta di Luigi Di Biagio andrà a sbattere contro la traversa della gabbia di Fabien Barthez e manderà i Blues in semifinale (foto PPG/ICON SPORT).