Il sindacato misto del Tarn ha dovuto abbandonare l’uso del nome “Toscana” sotto la pressione dell’Italia, che lo vedeva come un furto d’identità.
La Toscana non è solo una regione d’Italia, è anche un ambito marchio turistico. Di fronte alle proteste dell’Italia, un sindacato misto del Tarn ha deciso di cambiare nome e abbandonare il riferimento alla Toscana.
Toscana, un nome molto caro all’Italia
L’associazione paritetica “La Tuscane Occitane – Gaillac, Cordes-sur-Ciel & Medieval Cities” è nata nel 2022 per promuovere il patrimonio e le ricchezze paesaggistiche di una parte del Tarn, che rivendica somiglianze con la famosa regione italiana. Ma questo nome non è piaciuto all’Italia, che lo vede come un furto d’identità e una concorrenza sleale.
La relazione ha preso una svolta politica quando l’eurodeputato Nicola Danti, del partito democratico Italia Viva, denunciò davanti alla Commissione europea, nel giugno 2023, “ un’operazione che mira chiaramente a sfruttare l’attrazione turistica della famosa regione Toscana in Italia, abusando di un marchio affermato e conosciuto in tutto il mondo.” Ha chiesto “che tutto questo finisca”.
Il sindacato cambia nome, ma il marchio resta
Di fronte a queste pressioni, e dopo aver discusso con i funzionari italiani, il sindacato misto, che riunisce due comunità di comuni, Gaillac-Graulhet e Cordais et du Causse, ha preferito rinunciare alla Toscana. Ha optato per un nome più neutro: “Gaillac, Cordes-sur-Ciel & Medieval Cities”. Un decreto prefettizio del 29 novembre 2023 ha ratificato questo cambiamento di status e identità. Ma è un compromesso, perché viene mantenuta la denominazione commerciale “La Tuscane Occitane”.
Vicino Francia 3Paul Salvador, presidente del sindacato, spiega che la preoccupazione degli italiani “era che avessimo dato un nome geografico a un territorio, il che non è il caso, ma potrebbe suggerirlo”.