L’Ensemble du Palais Royal vi propone il 7 marzo lo Stabat Mater a 10 voci di Scarlatti, il Credo di Lotti e altre opere per coro e orchestra di Vivaldi, Rubino, Uccellini e Corelli su strumenti d’epoca.
“Il fascino pericoloso del virtuosismo… un piacere molto scusabile, quasi innocente in un giovane, ma tuttavia fatale per l’arte e per l’anima. »Roman Rolland
L’annuncio di questi concerti dedicati al virtuosismo della musica barocca italiana ha preoccupato diversi nostri amici che, come Romain Rolland, nutrivano forti dubbi sull’interesse musicale di un simile programma. La nostra ambizione sarà quella di mostrare il virtuosismo non come una tecnica sviluppata al solo servizio della gloria dell’esecutore, ma come uno dei mezzi geniali utilizzati dagli artisti italiani per tradurre i movimenti appassionati della loro anima.
Virtuosismo viene dal latino virtus che a sua volta include vir: uomo. Virtus significa quindi le qualità che rendono l’uomo prezioso, moralmente e fisicamente. Si traduce in coraggio, merito, grandi imprese ma anche virtù, perfezione morale. Se questa bella genealogia del virtuosismo ci dimostra la sua nobiltà, il nostro programma vuole anche mostrare la diversità delle sue forme: virtuosismo strumentale con Corelli e Uccellini, virtuosismo vocale con Rubino ma anche virtuosismo dei compositori con l’eccezionale maestria di Scarlatti o Lotti che raggiungere vette di emozione grazie alla prodezza di scrittura delle 10 voci sovrapposte, e non suo malgrado.
Programma :
Domenico Scarlatti (1685-1757)
Iste Confessor (4′), Stabat Mater a 10 voci (25′)
Marco Uccellini (1603-1680)
Bergamasco (5′)
Bonaventura Rubino (1600-1668)
Lauda Gerusalemme (7′)
Arcangelo Corelli (1653-1713)
Sonata Op. 3 n°3 in Si bemolle maggiore (6′)
Antonio Lotti (1667-1740)
Credo (12′)
Direzione : Jean-Philippe Sarcos
Altra data : sabato 4 marzo alle 20:30: chiesa di Brières-les-Scellés (91), ingresso libero
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