Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia minaccia di morte con mezzi elettronici, tramite posta elettronica dal contenuto abbastanza esplicito e violento, a cui si fa chiaramente riferimento “fuoco”.
Ma, abbiamo appreso nelle scorse ore, questo non è il primo episodio simile per Zaia, dal momento che il patrocinio regionale ha già trasmesso più di un rapporto simile alla Polizia Postale del Veneto nelle ultime settimane.
Le ultime minacce hanno portato Zaia a presentarne una reclamo per diffamazione contro estranei, anche se diverse personalità che ruotano intorno alla Lega, così come alcune testate giornalistiche, puntano il dito contro una politica generalizzata “clima anti-leghista»Il che genera circostanze simili.
L’e-mail con il maggior numero di risposte proveniva da un account apparentemente collegato a un individuo l’anno scorso 21 settembre, con insulti personali a Zaia seguiti da un’esplicita minaccia a “tiro”.
Zaia minacciata di morte
Secondo molte figure che ruotano attorno alla Lega, minacce simili possono essere attribuite a a “Clima di odio” che anche sui media si è diffusa nei mesi scorsi contro la Lega, dai contrasti che il leader ha tratto a livello nazionale Matteo salvini.
Il presidente della Regione Veneto aveva già segnalato da tempo diverse minacce contenute in commenti o messaggi privati sui social, e due uomini erano riconosciuto colpevole di diffamazione aggravata lo scorso marzo, dopo episodi simili a quello appena riportato.
Ma a discutere ulteriormente e ad alimentare la polemica sull’odio socialmente innescato dalla Lega, è stato il Fotomontaggio di Instagram diretto da un giovane, che lo ha ritratto in uno scenario simile a quello di Piazzale Loreto, a testa in giù con altri personaggi politici della Lega, ricordando un esplicito paragone con il fascismo.
Da tutti i lati politici venivano messaggi di solidarietà per Zaia, dal Partito Democratico al movimento 5Stelle attraverso l’ICFTU, che ha espresso, tramite la Segretaria Annamaria Furlan, una severa condanna a “Minacce gravi e inquietanti ricevute”.
Durante Alberto Villanova, assessore alla Regione Veneto, ha parlato di un’altra minaccia di morte e ha interrogato milioni di veneziani contro simili atti violenti e antidemocratici:
“Come capogruppo, ma soprattutto in Veneto, esprimo tutta la mia solidarietà al nostro governatore Luca Zaia per l’ennesima minaccia di morte. Prima di raggiungerlo, dovranno fare i conti con milioni di veneziani. “